venerdì 8 aprile 2011

Michele e Wini






Michele e Wini


L’uomo anziano e la bambina sono in “piazza della pace”, sulla terrazza dell’Ipercoop di Japigia. Nessuno ha spiegato loro cosa fare, e loro non hanno chiesto niente a nessuno. Il posto che l’uomo ha scelto è immenso; lui e la bambina sono piccoli, lontanissimi. Camminano, mentre parlano; ed è impossibile raggiungerli. Anche l’obiettivo di Lara cerca di avvicinarsi, e loro si allontanano sempre di più. Non si riesce a capire di cosa stiano parlando. Camminando, sono arrivati alla fine della terrazza. Sullo sfondo, si scorge il mare. Adesso è possibile avvicinarsi a loro, ma non si avvicina nessuno. Sembra quasi che sia giusto assistere a questo momento da lontano. Si riescono a distinguere alcune parole. Appoggiati al bordo della terrazza, stanno parlando del mare. L’uomo sta ricordando della sua paura del mare quando era bambino; la bambina confronta le sue esperienze, e racconta di essersi gettata subito in acqua, sin dal suo primo giorno al mare, senza pensarci. Michele si volta verso Lara e dice “Wini è un fenomeno. E’ intelligentissima; e poi apprende subito”.


Wini è italiana, di origine mauriziana. Adesso può documentare il suo incontro con Michele usando la macchina fotografica. Per lei è uno strumento nuovo, ci mette un po’ a capire come funziona; ma subito, capito il gioco, corre a fotografare il mare. Poi tocca a Michele; lo segue un po’, in giro sulla terrazza, sulle giostrine, fino ad arrivare all’ufficio di Michele. E’ uno degli spazi condivisi sulla terrazza dell’Ipercoop; un punto di ritrovo per anziani e per bambini che fanno doposcuola.


Michele parla dello spazio che ha scelto; è rammaricato perché è un bel posto, ma spesso frequentato da ragazzi poco disciplinati, vandali che danneggiano la struttura solo per fare una bravata divertente. Adesso saluta Wini: è contento che lei si senta italiana, e le ricorda di studiare sempre. Prima di allontanarsi, Lara, Wini e il papà della bambina lo invitano a prendere un gelato, ma è costretto a rifiutare, perché la dieta che deve seguire non glielo permette; ma augura di mangiare, e con buon gusto!

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